di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

domenica 12 gennaio 2014

I poeti secondo Patti Smith

"Un tempo il poeta era un istrione, poi il filone si è esaurito. Dylan e Allen Ginsberg lo hanno rivitalizzato, ma poi tutto è andato ancora a farsi fottere perchè la gente, invece di imparare da Dylan e Ginsberg che il poeta è un istrione, ha pensato che il poeta fosse uno che protestava contro la società." (Patti Smith, da Show)

3 commenti:

  1. Il poeta è un istrione, certamente. Soprattutto in Ginsberg, però, è forte la protesta sociale e politica. Ridurre, però, il poeta a mero contestatore non è produttivo. Credo che anche la protesta politica rientri nel suo istrionismo. ” Il poeta finge che è dolore il dolore che davvero prova”, come nelle parole di Pessoa. Bisogna considerare che fingere nell’origine latina significa plasmare, forgiare. Finzione è la creazione stessa, in quest’accezione, e finzioni sono i prodotti della fantasia.

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  2. Non penso che Patti Smith intendesse negare l'evidente componente di protesta sociale, radicale e feroce, presente nella poesia di Ginsberg. Penso che intendesse che il centro, il cuore della sua poesia non è quello, ma ha a vedere più con qualcosa che potrei chiamare "la libertà del canto". Roba da cantori, da istrioni, da gente che sogna a occhi aperti e ha voglia di giocare con la vita, da bambini, adolescenti eterni, da anarchici trovatori assetati di gioia libertà gioco e amore, non da politici, da ideologi. La critica sociale è solo una conseguenza, una delle conseguenze, non è il centro, non è il cuore, non è l'orizzonte. L'orizzonte è quello che Kerouac avrebbe chiamato "il Bodi Dharma del Buddha", lo scopo è divertirsi, l'utopia vivere nel giardino dell'Eden adesso, il progetto fare della vita Arte, libero Gioco, il motore il bisogno di amore, autenticità, visceralità, libertà, Bellezza. La critica sociale è solo una delle conseguenze, perchè il Poeta-Bambino si scontra con una società disanimata, meccanizzata, alienata. Ma lo scopo non è fare politica o protestare, lo scopo è Giocare con Parole e Musica connettendosi con la Poesia al Gran Ventre dell'Universo. Uno scopo religioso, sacro, edonista, fine a sè stesso, cazzaro, strafottente, ludico, musicale, e non politico.

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  3. E, certo, è una Finzione, ma una Finzione, un Gioco, una performance sacri.

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