Uno sguardo che sia capace di guardare dall’alto, eludendo
le identificazioni contingenti, trascendendo completamente il piccolo cerchio
del discorso polemico attuale e delle sue minuzie spettacolarizzate – guardare dall’alto,
disinteressatamente, con noncuranza, con un’ampiezza temporale dell’ordine di
grandezza quantomeno dei secoli – il momento storico presente, non può non
vedere che votare Tsipras – sostenere questa minoranza di sinistra radicale
(indipendentemente dal fatto che si possano o meno condividere le sue premesse
ideologiche) – è l’unica maniera per mettere i bastoni tra le ruote – da una
parte, alla massa informe di forze sub-politiche completamente asservite ai grandi
poteri economici (centro-destra e centro-sinistra) e dall’altra (ed è una
contrapposizione solo apparente, mi pare) alla inquietante, spaventosa onda
potenzialmente gigante dei diversi fermenti populisti in crescita (estreme
destre da una parte, populismi tipo Movimento Cinque Stelle dall’altra).
A questi rischi di derive antidemocratiche (neoliberismo senza
più alcun tipo di argine da una parte, autoritarismi di vario tipo dall’altra –
o più probabilmente un’inedita miscela di tutto questo, dalla fisionomia
emergente ancora da definire) la sinistra radicale di Tsipras sembra essere l’unica
forza politica che abbia la volontà di mettere un freno.
Che si condividano o meno gli aspetti più socialisteggianti
del loro programma (reddito minimo garantito, riduzione dell’orario di lavoro,
Europa aperta ospitale e multiculturale) resta il fatto che mi sembra siano rimasti gli
unici eredi della democrazia, delle idee social-liberal-democratiche che stanno
alla base delle Costituzioni delle nazioni europee e che erano le fondamenta
della prima concezione di Europa unita, alla metà del ventesimo secolo.
Gli unici che difendano ancora veramente l’idea di un’Europa
politica, democratica, che sappia dettar legge alle forze economiche,
finanziarie e bancarie.
Tutto il resto è barbarie tecno-populista-economicista e
amaro silenzio sulla degradazione della vita e della dignità umane in atto.