di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

sabato 17 maggio 2014

Accendere una piccola lampadina nella notte dell’Europa





Uno sguardo che sia capace di guardare dall’alto, eludendo le identificazioni contingenti, trascendendo completamente il piccolo cerchio del discorso polemico attuale e delle sue minuzie spettacolarizzate – guardare dall’alto, disinteressatamente, con noncuranza, con un’ampiezza temporale dell’ordine di grandezza quantomeno dei secoli – il momento storico presente, non può non vedere che votare Tsipras – sostenere questa minoranza di sinistra radicale (indipendentemente dal fatto che si possano o meno condividere le sue premesse ideologiche) – è l’unica maniera per mettere i bastoni tra le ruote – da una parte, alla massa informe di forze sub-politiche completamente asservite ai grandi poteri economici (centro-destra e centro-sinistra) e dall’altra (ed è una contrapposizione solo apparente, mi pare) alla inquietante, spaventosa onda potenzialmente gigante dei diversi fermenti populisti in crescita (estreme destre da una parte, populismi tipo Movimento Cinque Stelle dall’altra).
 
A questi rischi di derive antidemocratiche (neoliberismo senza più alcun tipo di argine da una parte, autoritarismi di vario tipo dall’altra – o più probabilmente un’inedita miscela di tutto questo, dalla fisionomia emergente ancora da definire) la sinistra radicale di Tsipras sembra essere l’unica forza politica che abbia la volontà di mettere un freno.

Che si condividano o meno gli aspetti più socialisteggianti del loro programma (reddito minimo garantito, riduzione dell’orario di lavoro, Europa aperta ospitale e multiculturale) resta il fatto che mi sembra siano rimasti gli unici eredi della democrazia, delle idee social-liberal-democratiche che stanno alla base delle Costituzioni delle nazioni europee e che erano le fondamenta della prima concezione di Europa unita, alla metà del ventesimo secolo.

Gli unici che difendano ancora veramente l’idea di un’Europa politica, democratica, che sappia dettar legge alle forze economiche, finanziarie e bancarie.



Tutto il resto è barbarie tecno-populista-economicista e amaro silenzio sulla degradazione della vita e della dignità umane in atto.










4 commenti:

  1. Condivido il tuo bell’articolo. E’ necessaria una forza politica realmente antagonista e razionale, che si contrapponga al disegno in atto dei tecnocrati e all’invadenza isterica e irrazionale dei populismi. Ed è necessaria, come dice Moni Ovadia, “ la consapevolezza di essere minoranza”, vero antidoto all’irrazionalità prepotente delle masse che urlano e dei loro tribuni fanatici, smisuratamente avidi di potere.

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  2. ISAIA (21,11) "Sentinella quanto resta della notte?" "Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, tornate un'altra volta».

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  3. A Ettore: Le contraddizioni contro cui urta lo spirito: sole realtà, criterio del reale. Nessuna contraddizione nell'immaginario. La contraddizione è la prova della necessità. (S. Weil) Questo mi sembra l'unico possibile antidoto, anche se sentirsi parte di una minoranza, per quanto in maniera contraddittoria, forse è necessario.

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  4. A Humani Instrumenta Victus: Mah, chissà. Forse ha ragione la tradizione ebraica che pensa che la notte sia il vero inizio del giorno.

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