di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
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mercoledì 4 settembre 2013

Un capolavoro sperimentale del 1972-



"Pollution", 1972 (ai tempi - lontani - in cui Battiato era veramente un genio, il prog faceva scintille fantasmagoriche e tutto il mondo dell'arte della musica e della creatività in generale era decisamente molto più vivo di oggi- -Esistono oggi "scene" o anche singoli artisti di una vitalità tellurica e intelligenza innovativa sottile ed ultra-poietica, realmente creatrice, ultra-immaginativa e insomma causticamente de-creante, sognatrice, decostruttiva, utopica, desiderante, palpitante, fantastica, visionaria, fisicamente altroquandista, altera, libertaria, visceralmente, ferocemente poetica paragonabile? )-















Interessante, s-concertante, de-ragliante, sabotatrice, anche questa intervista radiofonica del 1978:




"Io Fuggo Indietro."




"Non c'è Valore, c'è Volere."










Indietro, si trova, per esempio, questo:



























Oppure:





https://www.youtube.com/watch?v=u2SU83cd_jg


Oppure:














 In avanti invece c'è  L'era del cinghiale bianco, 1979, album con il quale comincia la carriera commerciale di Battiato: canzoni ben confezionate, piacevoli, con testi originali e intelligenti, ma pur sempre canzonette commerciali...............









lunedì 19 agosto 2013

Poesia e Paesologia-



Splendida poesia di Franco Arminio. Poeta e paesologo.

Il Sud Italia, la devastazione di territori squassati e sradicati, preda della modernità più dis-animata, calvario inebetito di smog e rumore, traffico e cemento.

I paesi e la loro cultura abbandonati o uccisi.

" (...)

 Prima ogni posto aveva un suo respiro
e per vederlo salivi le scale,
ogni luogo era una stanza intima,
lingua cupa, mandibola
feroce. Ora in giro c’è un’aria
di sconfitta, un rosario di facce
innervosite da una smania senza fondo.

(...)"

                             (Franco Arminio)



 Qui la poesia completa:


http://comunitaprovvisorie.wordpress.com/2013/08/11/limpero-romano-alla-rovescia/#comment-3642



lunedì 12 agosto 2013

-sganciando-/2

Com'è futile proiettare nozioni di essere e non essere sulla realtà continua, informe e inconcepibile !
Che miseria aggrapparsi a illusioni circa una sostanza irreale !
Ripara dunque nello spazio del piacere senza concetti e senza forme.
Scaccia dalla mente ogni dualità e contrapposizione di puro e impuro, bene e male, sé e altri, successo e fallimento, vita presente e dopo la morte, nascita e decesso... Giungerai a comprendere a fondo che tutto è creato dal proprio pensiero, il quale è insussistente.
A quel punto ci si ritroverà avvolti di beatitudine, vuoti e limpidi si raggiungerà quel nulla che non ha né passato né futuro né presente, il quale appare, ma si sottrae all'espressione verbale.

Questo stato naturale di quiete è sempre con noi, ma non può provenire da niente di tangibile: è simile ad un vento che arrivi improvviso da nessuna parte.
Non ha materia né colore, non è oggetto né soggetto, non si lascia afferrare essendo una vacua limpidezza che non si ghermisce con alcun senso, ma si intuisce. Non c'è niente da afferrare né fuori né dentro di noi e non si deve desiderare niente, ci si trova in questo stato spontaneo in un lampo che sarà ineffabile a parole. Tutto è vacuità e consapevolezza. Basta coglierle senza agire, senza ricorrere a formalismi e contorsionismi verbali.

- G. Chowong



P.s.: grazie ad Anima Libera per la segnalazione.


domenica 4 agosto 2013

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Affermare. Cioè, contraddirsi, creare paradossi, assurdità. Contraddirsi: cioè, creare spazio vuoto. Creare spazio vuoto: e cioè, pregare, invocare, chiamare qualcosa di insperato, invisibile, sconosciuto, inconcepibile, inesistente. Altro, alieno, straniero, inimmaginabile, puro, completamente inedito, incondizionato, immacolatamente selvatico, Enigma, Mistero, Silenzio, incomprensibile, imprevedibile, inspiegabile, non-enunciabile, non-affermabile, non-definibile, non-determinabile, vuoto, oscuro, paradossale, miracoloso. De-creare il noto per attirare il Portento. (Diogene senza l'anima?)