Credere.
Non credere.
Credere di credere.
Credere di non credere.
Illusioni.
Credere in qualcosa è un'illusione.
Credere di non credere, credere di poter non credere in niente, è un'illusione forse ancora maggiore.
Viviamo in un mondo di proiezioni della mente, fuochi fatui che dopo aver brillato per un tempo insignificante rivelano la loro natura di spettri evanescenti.
Chi può dire di aver creduto sempre nelle stesse cose negli ultimi vent'anni?
Forse qualche pazzo fanatico.
Tutti gli altri non possono non essere consapevoli della natura transitoria, evanescente, sfuggente e aleatoria - quindi illusoria - di qualsiasi forma di credenza.
Ma chi pensa di essersi emancipato in larga misura da questo gioco di specchi, questo velo di Maya polimorfo, e con distacco e disprezzo giudica con ironico sarcasmo chi crede con tutto sè stesso in qualcosa, "magari è perfino entusiasta..." - è inconsapevolmente doppiamente schiavo di questo teatro delle apparenze.
Schiavo primariamente perchè resta - come tutti - preda delle suggestioni caleidoscopiche delle sensazioni psicofisiche cangianti in cui è immerso - della cui sostanza è perfino lui fatto.
Schiavo secondariamente - ed esponenzialmente - perchè credendosi libero, superiore, distaccato, critico, capace di giudizio oggettivo, "centrato", stabile, razionale, autentico, capace di vedere le cose per come veramente sono - sta tradendo il naturale flusso di associazioni/volizioni/desideri/giudizi/azioni/emozioni/idee/interazioni per cercare vanamente di astrarsi, isolarsi, appartarsi in una dimensione di torre d'avorio/osservatorio imparziale perfettamente centrato, razionale e critico - e così facendo invece di liberarsi sta fissandosi sui singoli contenuti da negare/criticare/analizzare/ridimensionare, invece che perdersi nel naturale flusso della vita in cui queste illusioni si succedono con fluidità - e in questa maniera si sta legando in maniera molto più rigida e inattaccabile alle illusioni stesse: è molto più coinvolto e attaccato ad esse che non l'uomo comune naturale, visto che si sofferma su di esse per confutarle, dichiarando in questa maniera un segreto profondo innamoramento per queste, un'incapacità di lasciarle andare - mentre l'uomo comune vive, poi vive altro e lascia andare in un ciclo continuo più superficiale e quindi più capace di dire "lassa, passa, tir'a 'ccampa'!", voltando pagina ogni giorno.
Una volta quello che fu il mio Maestro di Yoga, disse che in realtà il sanscrito Maya non va tradotto come illusione o come apparenza, ma va reso in italiano con manifestazione.
Quale illusioni???? Quelle che ci fanno vivere ogni giorno, facendoci vivere "la risa" e "el llanto" come dice la stupenda canzone "Gracias a la vida", quelle che ci fanno vivere la sofferenza ma anche l'amore, gli istanti di felicità, che ci trasportano di fronte alla Bellezza, che creano le sottili vibrazioni di simpatia e risonanza profonda reciproca nei confronti della natura, o di animali, o di persone??????? quelle che ci portano a perderci nella Bellezza di un dipinto o di una foresta, che ci ispirano poesie, che ci ispirano frasi cariche di emozioni potenti e viscerali, che ci portano a fare follie mossi da amore passione o Sogni, ("Solo di una cosa nella vita non ci si pente mai: della follie. - O. Wilde, citato a braccio) che ci portano a commuoverci di fronte all'amore incondizionato di un cane o di fronte a una scena di imprevista e insperata solidarietà??????? Quelle che ci portano a fare errori, intraprendere progetti fallimentari, non capire cosa ci accade attorno in momenti importanti, non comprendere le persone che amiamo, dire la cosa sbagliata al momento sbagliato ma che ci portano anche a realizzare dei capolavori artistici o una singola parola sincera che smuove anni di repressione congelata??????? Ma quali illusioni???????????????
E' sì un gioco di specchi e di immagini mutevoli mutaforma, ma in questo spettacolo-diorama, in questo carnevalesca farsa, in questo teatro dell'assurdo e dell'incomprensione, segreti divini si manifestano e si rivelano nella successione degli scenari, prendendo parte all'azione e alla successione degli atti: entrando nella parte, entrando nel flusso, entrando in scena coraggiosamente e pienamente e sinceramente, autenticamente, visceralmente, troverai colpi di scena, porte segrete che si spalancano improvvisamente su verità inaspettate, alleati inattesi, guide che ti porteranno in luoghi di bellezza inaudita, Deus ex Machina e sciarade che contengono frammenti di Eterno.
Se credere è illusorio, e non credere è doppiamente illusorio, allora, invece di cercare di sottrarti al gioco delle illusioni:
attraversa, cavalca le Illusioni, sfruttane la potenza propulsiva, galoppa su di esse come un cavaliere che controlla il suo cavallo, ma che gli lascia le briglie sciolte, e si fida della direzione che vuole prendere!!!!
Usa con furbizia ma anche con un rispetto profondo il naturale funzionamento della tua mente, usalo per progredire, per fare eperienze, per imparare, sperimentare, crescere, esperire, imparare a fare cose nuove, viaggiare, procedere a tentativi, vivere, amare, cantare, ballare, improvvisare, spontaneitare, jamsessionare con irrequietezza e fluidità, tirare fuori tutte le emozioni, aprire il cuore, respirare, spaccare vecchi schemi, essere felici, tristi, incazzati, depressi, malinconici, nervosi, inquieti, folli, innamorati, ispirati, sereni, angosciati, gioiosi, allegri, creativi, creatori!!!!!!!!!!!!!!!
Non distaccandoti e cercando di allontanarti dall'immediato flusso diventerai regista della tua vita,
ma sarai il Regista dell'Opera vivendo, entrando in scena, prendendo parte al Gioco, osando, scommettendo, illudentoti, disilludendoti, agendo: vivendo, credendo, sentendo, agendo, facendo esperienze, buttandoti, provando, sarai contemporaneamente il Creatore della tua Vita, un Creatore situato, nella situazione, nel bel mezzo del gioco, compromesso, coinvolto, sbilanciato: solo così la Potenza Creatrice Spontanea della Vita sarà libera di esprimersi in te, l'Evoluzione Creatrice, pilotata dalla saggezza della tua Anima - Regista e Genio Sovrano della tua Esistenza- sarà libera di agire.
Perciò, come dicevano molti anni fa i Guns'n'Roses:
"Use your Illusions!"
LASCIA TUTTO, E SEGUITI! (F. Battiato) Dove tutto è enigma (storia, natura, cosmo) la certezza dell'insolubilità pone un invisibile seme di speranza. (Guido Ceronetti)

di-segno di Sacrilegio Tempesta
?
pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
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domenica 12 maggio 2013
Use your Illusions/1.
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giovedì 9 maggio 2013
libertà, dalla libertà dalla libertà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!/2
L'amico Jasper descrive perfettamente, con due frasi, semplici, quella che anche io considero la soluzione, semplice, ma impegnativa, a tutto questo intrico paradossale di cui ho parlato nella prima parte.
Ecco il post in questione, vero e proprio diaspro raro e prezioso di semplicità fattiva, profondità spirituale-filosofica e completezza sintetica, risolutiva: taglia la testa - come ogni altro esempio di profondità semplice e risolutiva - a ogni toro possibile e immaginabile, dando spazio alla VITA al di là di qualsiasi "se" e "ma".
Credere è energia.......
Si può trarre energia positiva da qualcosa di falso ?
Non penso.....
Ne segue che ogni credenza contiene verità.
Tutte vere,nessuna falsa.
Scegli tra queste
O scegli di essere libero. Trai le tue energie da te stesso. Credi in te stesso. in te e nella tua anima.
Jasper
http://animadidiaspro.weebly.com/1/post/2013/05/may-07th-2013.html
Ecco il post in questione, vero e proprio diaspro raro e prezioso di semplicità fattiva, profondità spirituale-filosofica e completezza sintetica, risolutiva: taglia la testa - come ogni altro esempio di profondità semplice e risolutiva - a ogni toro possibile e immaginabile, dando spazio alla VITA al di là di qualsiasi "se" e "ma".
Credere è energia.......
Si può trarre energia positiva da qualcosa di falso ?
Non penso.....
Ne segue che ogni credenza contiene verità.
Tutte vere,nessuna falsa.
Scegli tra queste
O scegli di essere libero. Trai le tue energie da te stesso. Credi in te stesso. in te e nella tua anima.
Jasper
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mercoledì 24 aprile 2013
Scoperte.
Con parole semplici ma estremamente efficaci, che mirano davvero all'essenza, al cuore dell'essenza - e come può un cuore non esprimersi attraverso le emozioni? - l'amico Jasper affronta in maniera incisiva, chiara e lirica la questione dell'immortalità dell'anima.
Quella questione che, secondo Ernst Junger, fa da sola la differenza tra materialismo dominato dalla paura e dal niente, che riduce l'essere umano ad ingranaggio sostituibile di una Macchina Automatica - e affermazione della Libertà dell'unico e della sua Anima, un'interiorità incoercibile e abissale, non determinabile, non spiegabile, non negoziabile e direttamente - senza alcun mediatore - connessa in maniera libera e incondizionata a Realtà più vaste di lui.
Ecco dunque il post di Jasper:
La retta via -disse Buddha- sta nel mezzo
LA CENTRATURA
La vita materiale finisce con la morte,quella spirituale continua anche dopo la morte.
Jasper
Nonostante la banalità di questo mio pensiero,lo trovo importante, quasi esaustivo,almeno per me stesso.Soddisfa in pieno la dualità delle cose,sento le mie energie interiori che si stabilizzano, i miei stati mentali non alterati. Cervello destro e sinistro,quindi il creativo e il razionale di me in piena collaborazione. La paura di morire di una visione puramente razionalista, scompare con la visione dell'anima.Mentre credere nella sola anima,non mi obbliga a dogmi o regole di alcun genere,è mia,solo mia,quindi non inonda la mia parte razionale di schemi mentali. Scoprendo chi sono,scoprendo questa parte di me, cioè il creativo,scoprirò anche quale sia la mia morale. Ho già delle idee ben precise su chi io sia. Ma lascio questo appunto per chi volesse tentare o provare a trovare questo equilibrio che a me dona serenità oltre misura !
Ho citato il Buddha,non tanto perchè io sia buddhista,ma questa sua frase mi ha sempre ispirato,cosi come ha ispirato questa piccola riflessione. La via di mezzo,in questo caso sta prima nell'accettazione del dualismo della vita e nel trovare, poi,una propria via di mezzo. Tra il creativo che è in noi e il razionale.
Jasper
( http://animadidiaspro.weebly.com/1/post/2013/04/la-centratura.html )
Quella questione che, secondo Ernst Junger, fa da sola la differenza tra materialismo dominato dalla paura e dal niente, che riduce l'essere umano ad ingranaggio sostituibile di una Macchina Automatica - e affermazione della Libertà dell'unico e della sua Anima, un'interiorità incoercibile e abissale, non determinabile, non spiegabile, non negoziabile e direttamente - senza alcun mediatore - connessa in maniera libera e incondizionata a Realtà più vaste di lui.
Ecco dunque il post di Jasper:
La retta via -disse Buddha- sta nel mezzo
LA CENTRATURA
La vita materiale finisce con la morte,quella spirituale continua anche dopo la morte.
Jasper
Nonostante la banalità di questo mio pensiero,lo trovo importante, quasi esaustivo,almeno per me stesso.Soddisfa in pieno la dualità delle cose,sento le mie energie interiori che si stabilizzano, i miei stati mentali non alterati. Cervello destro e sinistro,quindi il creativo e il razionale di me in piena collaborazione. La paura di morire di una visione puramente razionalista, scompare con la visione dell'anima.Mentre credere nella sola anima,non mi obbliga a dogmi o regole di alcun genere,è mia,solo mia,quindi non inonda la mia parte razionale di schemi mentali. Scoprendo chi sono,scoprendo questa parte di me, cioè il creativo,scoprirò anche quale sia la mia morale. Ho già delle idee ben precise su chi io sia. Ma lascio questo appunto per chi volesse tentare o provare a trovare questo equilibrio che a me dona serenità oltre misura !
Ho citato il Buddha,non tanto perchè io sia buddhista,ma questa sua frase mi ha sempre ispirato,cosi come ha ispirato questa piccola riflessione. La via di mezzo,in questo caso sta prima nell'accettazione del dualismo della vita e nel trovare, poi,una propria via di mezzo. Tra il creativo che è in noi e il razionale.
Jasper
( http://animadidiaspro.weebly.com/1/post/2013/04/la-centratura.html )
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