di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
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domenica 4 agosto 2013

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Affermare. Cioè, contraddirsi, creare paradossi, assurdità. Contraddirsi: cioè, creare spazio vuoto. Creare spazio vuoto: e cioè, pregare, invocare, chiamare qualcosa di insperato, invisibile, sconosciuto, inconcepibile, inesistente. Altro, alieno, straniero, inimmaginabile, puro, completamente inedito, incondizionato, immacolatamente selvatico, Enigma, Mistero, Silenzio, incomprensibile, imprevedibile, inspiegabile, non-enunciabile, non-affermabile, non-definibile, non-determinabile, vuoto, oscuro, paradossale, miracoloso. De-creare il noto per attirare il Portento. (Diogene senza l'anima?)

sabato 3 agosto 2013

Ispirazione, espirazione e trivellazioni da un video di Alessandro Bergonzoni-



            Verso l'oltre - verso l'invisibile, verso l'ignoto - verso l'Altro. - E ritorno, oltre l'Oltre. Qui.

Circolo, diventare. Essere ciò che non abbiamo ancora sognato di desiderare, ma che qui, ora, nell'Altrove, negli altrove che già siamo già da sempre saremmo. Se.

Forse, siamo molto di più di  tutto ciò che ancora non sappiamo di essere. Andando oltre questo: la banalità, l'attimo. Essere. Agire. Scompaginare. Colpire il segno. Segnarsi. Di-Segnarsi. De-designarsi. Smetterla di cincischiare e segnare, GOAAAAAAAL!!!!!!!!!!!!!!!!

- FARE SEGNO, IN CIò CHE SIAMO VERAMENTE, in ciò che siamo autenticamente, nell'essere tutto, in ciò che non siamo, in tutti gli Altrove che abitiamo, in tutta la nostra vastità.

Partire verso l'impossibile: il cogliere l'attimo fuggente, qui e ora, in tutte le sue infinite complicazioni e sfide, in ogni sua multipla possibilità.

"Succhiare il midollo della vita!", e anche della Morte.

"Sbaragliare tutto ciò che non è Vita!" - e vomitare ogni attesa, ogni rinvio, ogni condizione, ogni negazione dello strepito, del portento, dell'attimo, dello stupore magico, dell'essere, del Qui, della Ferita Aperta/Felicità Scoperta di vivere veramente, totalmente, a viso aperto, controvento, contropianto, a muso duro, senza perdere la tenerezza, radicalmente, visceralmente, eviscerando, realizzando, agendo, sincronizzandoci, incarnandoci con tutto noi stessi, Qui, Altrove, creando, scoprendo con ricerche sonico-esistenzial-musiche, sintonizzandoci sulle frequenze di ogni Viaggio, di ogni Avventura, di ogni Dio e ogni Daimon voglia farci risuonare sottilmente, cupamente, gravemente, armonicamente, integralmente, abissalmente, dalle radici, dalla Terra, come profondi Gong taumaturgici, come un forte vento fresco purificatore recante l'eco di mondi lontani, universi sconosciuti: Noi Stessi.


"Lo sgretolarsi tremolante dei Gong."





                                                                                         (Diogene senza l'anima?)



Testo ispirato (dopo aver espirato) al seguente video di Alessandro Bergonzoni:


P.s.: consiglio caldamente di saltare a'ppiè 'ppari i primi 28 minuti del video, sono solo le lunghe, estenuanti presentazioni di rito del Festival di Filosofia e Teatro in cui è inserita la performance.


http://www.youtube.com/watch?v=gWPWi62ztl0