di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
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martedì 7 ottobre 2014

Metropoli-centrismo




"I popoli indigeni sono i migliori conservazionisti e custodi del mondo naturale. Conoscono le loro terre e ciò che accade su di esse meglio di chiunque altro” ha dichiarato il Direttore generale di Survival, Stephen Corry. “Se vogliamo che la conservazione funzioni, le organizzazioni conservazioniste come il WWF devono rispettare la legge internazionale, proteggere i diritti dei popoli indigeni sulle loro terre, chiedere a loro qual è il tipo di aiuto di cui hanno bisogno per proteggere l’ambiente, ascoltarli ed essere poi pronti a sostenerli il più possibile. In tema di conservazione, è necessario un radicale cambiamento di mentalità." 

I pigmei perseguitati sulle loro terre da squadre anti-bracconaggio organizzate dal Wwf 

Ho letto anche articoli (parzialmente) analoghi (sebbene manchino le violenze dirette presenti nel caso dei pigmei) riguardo all'intervento della PETA nei territori dei nativi dell'estremo nord americano (eschimesi, diciamo) nel tentativo di impedirgli la tradizionale caccia alle foche, da sempre il loro principale mezzo di sostentamento. 

Personalmente mi sto sempre più dirigendo verso il vegetarianesimo, ma qui si vede il lato oscuro e problematico dell'animalismo più intollerante e di un certo tipo di ambientalismo.

Sono convinto che i popoli "indigeni" hanno diritto a mantenere le loro tradizioni, il loro stile di vita millenario e la sovranità sulla loro terra, anche perché sono convinto che sono i depositari della più efficace, complessa, radicata e sperimentata sapienza e saggezza sulla conservazione e interazione ecologica con la propria terra - sapere locale unico, inalienabile rapporto di simbiosi con una specifica terra, che solo loro conoscono veramente. 

Da loro invece, noi livellatori culturali e distruttori di foreste, sperperatori di risorse limitate, creatori di deserti, dovremmo solo imparare. 

Più complessa, ma imprescindibile, la questione declinata in terra europea: se si è d'accordo con quanto esposto qua sopra, in nome di cosa non applicare questa consapevolezza dell'insostituibilità ecologica delle culture locali anche alle nostre? 

Certo, noi siamo figli di una cultura alienata che in gran parte ha perso le sue radici, ma non dovremmo preservare come linfa preziosa per esempio ciò che è rimasto delle culture rurali locali, invece di giudicarle dalla nostra iper-razionale, iper-moderna, saccente, omologante prospettiva metropoli-centrica?

venerdì 14 febbraio 2014

Un mondo in pericolo


"Se l'ape si estinguesse, all'uomo resterebbero solo quattro anni di vita." (Albert Einstein)


Il 6 Marzo esce anche in Italia il dvd di "Un mondo in pericolo", un documentario pare molto bello sulle api, la loro società, il loro rischio di estinzione, e le possibili, disastrose conseguenze di questa funesta eventualità.


Qui il trailer:

http://www.youtube.com/watch?v=-KjfWbO4BX8&feature=c4-overview&list=UUi1KSLoeAe0bbB1FWCxLiNQ

La pagina Facebook dedicata al film:

https://www.facebook.com/unmondoinpericolo

mercoledì 4 settembre 2013

Un capolavoro sperimentale del 1972-



"Pollution", 1972 (ai tempi - lontani - in cui Battiato era veramente un genio, il prog faceva scintille fantasmagoriche e tutto il mondo dell'arte della musica e della creatività in generale era decisamente molto più vivo di oggi- -Esistono oggi "scene" o anche singoli artisti di una vitalità tellurica e intelligenza innovativa sottile ed ultra-poietica, realmente creatrice, ultra-immaginativa e insomma causticamente de-creante, sognatrice, decostruttiva, utopica, desiderante, palpitante, fantastica, visionaria, fisicamente altroquandista, altera, libertaria, visceralmente, ferocemente poetica paragonabile? )-















Interessante, s-concertante, de-ragliante, sabotatrice, anche questa intervista radiofonica del 1978:




"Io Fuggo Indietro."




"Non c'è Valore, c'è Volere."










Indietro, si trova, per esempio, questo:



























Oppure:





https://www.youtube.com/watch?v=u2SU83cd_jg


Oppure:














 In avanti invece c'è  L'era del cinghiale bianco, 1979, album con il quale comincia la carriera commerciale di Battiato: canzoni ben confezionate, piacevoli, con testi originali e intelligenti, ma pur sempre canzonette commerciali...............









lunedì 19 agosto 2013

Poesia e Paesologia-



Splendida poesia di Franco Arminio. Poeta e paesologo.

Il Sud Italia, la devastazione di territori squassati e sradicati, preda della modernità più dis-animata, calvario inebetito di smog e rumore, traffico e cemento.

I paesi e la loro cultura abbandonati o uccisi.

" (...)

 Prima ogni posto aveva un suo respiro
e per vederlo salivi le scale,
ogni luogo era una stanza intima,
lingua cupa, mandibola
feroce. Ora in giro c’è un’aria
di sconfitta, un rosario di facce
innervosite da una smania senza fondo.

(...)"

                             (Franco Arminio)



 Qui la poesia completa:


http://comunitaprovvisorie.wordpress.com/2013/08/11/limpero-romano-alla-rovescia/#comment-3642



martedì 30 luglio 2013

HAIKU POSTUMANO


sE inserissi La Mia Anima/Software neLla tUa MacchINA/hArdWARE

sI verificheRebbe uN pARADOSSO, una Confusione DI ruoli:

Sarei Io - La mia ESSENZA - Dentro DI TE, al TUo pOsto - UNa FORma DI poSSESSIONE -

oPPURE TU che INDoSSI il MIO ProgRAmmma/MAscHERA?


   (dIOGENE senza L'ANIMA?)

sabato 13 luglio 2013

cantare come parlare bisogno comunicativo universale necessario fondamentale - musica come capacità comunicativa universale fondamentale.

  •  bello... alcune parti commoventi, come quella del malato di alzheimer che non capisce più nente ma che canta ancora volare...
    la musica come una delle strutture più profonde della nostra mente, della nostra cultura, della nostra società, della nostra capacità o incapacità di comunicare... forse la più profonda.
     la musica non solo come fenomeno per addetti ai lavori, fenomeno "performativo", professionale, tecnico, questione di "bravura" e di società dello spettacolo, ma molto più in profondità come linguaggio universale quotidiano che era (e dovrebbe essere ancora) parte integrante del tessuto sociale umano relazionale quotidiano..
    ... parte dell'universale bisogno di comunicare umano, di tutti, fenomeno relazionale, vitale, comunicativo come le parole, e come le parole dovrebbe essere parte della vita e della comunicazione di tutti i giorni di tutti....... al di là dei tecnicismi e delle separazioni della società dello spettacolo. 
    sulle riviste alternative degli anni 70 si profetizzava proprio questo, la morte della musica come fenomeno sociale e sua istituzionalizzazione industriale consumistica/meccanica/automatica come fabbrica di registrazioni riprodotte sempre uguali dappertutto, ovunque...
    .. sempre meno gente che canta e suona in famiglia nelle case nelle strade, muratori che cantano mentre lavorano, vecchi che suonano la fisarmonica agli angoli delle strade, gente qualsiasi che si esprime cantando per strada...
    .... e la musica sempre più come fenomeno separato, fatto dello showbuziness separato dalla società e dalla vita, e sempre più "registrato" e riprodotto industrialmente in maniera automatica onnipresente, molto più che eseguito anche a livello amatoriale nella vita diffusa.......

    http://www.youtube.com/watch?v=Qah_963szog&feature=youtu.be 


    musicisti/pupazzi dello showbiz di fronte a spettatori/pupazzi inerti ipnotizzati passivi. La musica non è questo. 


     La musica nacque nei popoli antichi come fenomeno tribale a cui partecipava tutta la comunità. fenomeno comunitario, religioso, salvifico, pubblico, mistico, escatologico-corporeo, sacrale, terapia sciamanica di tutta la comunità...


    "La musica nasce dalla natura."


    "la musica è nel nostro corpo."




    "la musica è l'unica medicina senza controindicazioni!"