- bello... alcune parti commoventi, come quella del malato di alzheimer che non capisce più nente ma che canta ancora volare...la musica come una delle strutture più profonde della nostra mente, della nostra cultura, della nostra società, della nostra capacità o incapacità di comunicare... forse la più profonda.la musica non solo come fenomeno per addetti ai lavori, fenomeno "performativo", professionale, tecnico, questione di "bravura" e di società dello spettacolo, ma molto più in profondità come linguaggio universale quotidiano che era (e dovrebbe essere ancora) parte integrante del tessuto sociale umano relazionale quotidiano..... parte dell'universale bisogno di comunicare umano, di tutti, fenomeno relazionale, vitale, comunicativo come le parole, e come le parole dovrebbe essere parte della vita e della comunicazione di tutti i giorni di tutti....... al di là dei tecnicismi e delle separazioni della società dello spettacolo.
sulle riviste alternative degli anni 70 si profetizzava proprio questo, la morte della musica come fenomeno sociale e sua istituzionalizzazione industriale consumistica/meccanica/automatica come fabbrica di registrazioni riprodotte sempre uguali dappertutto, ovunque..... sempre meno gente che canta e suona in famiglia nelle case nelle strade, muratori che cantano mentre lavorano, vecchi che suonano la fisarmonica agli angoli delle strade, gente qualsiasi che si esprime cantando per strada....... e la musica sempre più come fenomeno separato, fatto dello showbuziness separato dalla società e dalla vita, e sempre più "registrato" e riprodotto industrialmente in maniera automatica onnipresente, molto più che eseguito anche a livello amatoriale nella vita diffusa.......
http://www.youtube.com/watch?v=Qah_963szog&feature=youtu.be
musicisti/pupazzi dello showbiz di fronte a spettatori/pupazzi inerti ipnotizzati passivi. La musica non è questo.
La musica nacque nei popoli antichi come fenomeno tribale a cui partecipava tutta la comunità. fenomeno comunitario, religioso, salvifico, pubblico, mistico, escatologico-corporeo, sacrale, terapia sciamanica di tutta la comunità...
"La musica nasce dalla natura."
"la musica è nel nostro corpo."
"la musica è l'unica medicina senza controindicazioni!"
LASCIA TUTTO, E SEGUITI! (F. Battiato) Dove tutto è enigma (storia, natura, cosmo) la certezza dell'insolubilità pone un invisibile seme di speranza. (Guido Ceronetti)

di-segno di Sacrilegio Tempesta
?
pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
sabato 13 luglio 2013
cantare come parlare bisogno comunicativo universale necessario fondamentale - musica come capacità comunicativa universale fondamentale.
Etichette:
alienazione,
comunicazione,
comunità,
consumismo,
humour,
inceppamento dei meccanismi,
incomunicabilità,
jazz,
Macchina,
malattia,
musica,
musica popolare,
musicoterapia,
salute,
seriosità,
solitudine
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Pensate...? E allora parlate!