di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
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venerdì 7 febbraio 2014

Lama Gyurme & Jean-Philippe Rykiel




Mantra tradizionali del Buddhismo Tibetano, accompagnati da bellissima musica elettronica.
Una musica che ti fa fermare. A riflettere, ad ascoltare, a rilassarsi, a essere, a meditare sul senso delle cose.
A meditare e ad ascoltare l'armonia e la Pace che si può trovare al di sotto, o al di sopra, o comunque al di là delle frenesia quotidiana. Mantra che, rilassando, accendono, fanno baluginare, svegliano anche l'attenzione e la capacità più-che-egoica di guardare al di là della propria piccola visuale abitudinariamente soggettiva, ascoltare e osservare con equanimità tutto ciò che si presenta alla coscienza, e interrogarsi sul senso e sulla direzione da dare alle nostre vite.




https://www.youtube.com/watch?v=vDvEt2qSFbU&list=PL0ABDC60F3FC58C7D

domenica 29 settembre 2013

A message from Neil Young-




Sunrise
As the sun rises today I wonder. How hard should I try? As I spread awareness of Climate change and make that my priority, am I losing sight of day to day life? Is this more important than making music?

Why should it matter so much to me?

I know what I feel. I am always seeing ways I could improve my own behavior towards preserving Planet Earth. Today I took a ride in a cool old car but I was thinking about the pollution I was causing, not care free like I once was. Then I looked ahead and saw all the other cars. They were mostly brand new but still just like mine. They ran the same way and burned the same dirty fuel as my fifty-five year old car.

Why should I blame myself?

Anyway, there is no other fuel available at gas stations. Big Oil still has the monopoly there.
No Freedom of Choice on that decision exists anywhere near here in corporate run America. That's odd, I thought to myself. Wasn't the president elected on promises of a cleaner renewable energy future?

Isn't Freedom of Choice part of Liberty?

Then I thought about my family. My daughter was just married and I may be a grandfather some day. What about those kids? What will I be doing to make sure they have a better world? The sun rose over the horizon then, blinding me when I looked at it.

How hard should I try?

Neil Young
West Coast of California
9/27/13 



-preso dal blog:

 http://nutopia2sergiofalcone.blogspot.it/2013/09/a-message-from-neil-young.html


  

venerdì 4 gennaio 2013

Filosofi guerrieri poeti giullari burloni.


“Il cane è una specie di giocoso guerriero che va avanti tra imprese, burla, salvataggi, conquiste, eroismi.” (Antonio Faeti)




Foto: Sacrilegio, Al salvataggio! 

Nella foto: Sgrinchomannus.

giovedì 20 dicembre 2012

le tele dell'Universo.

"Praticamente tutti gli uomini hanno la sensazione che la realtà sia più vasta di ciò che appare a prima vista.
Tra le nebbie dei nostri ricordi più ancestrali, sappiamo di avere dentro di noi poteri magici e miracolosi; l’ambiente intorno a noi ce lo ricorda costantemente. La scienza moderna ha dimostrato, al di là di ogni dubbio, che la “materia” quantistica di cui siamo fatti si comporta in modi apparentemente miracolosi. Se le particelle di cui siamo composti possono comunicare istantaneamente tra loro, essere in due luoghi allo stesso tempo, guarire spontaneamente e perfino cambiare il passato attraverso scelte operate nel presente, anche noi possiamo le stesse cose. L’unica differenza tra noi e quelle singole particelle è che noi siamo composti da molte particelle tenute insieme dal potere della consapevolezza.
I mistici antichi ricordavano al nostro cuore (e la scienza moderna lo ha dimostrato alla nostra mente) che la forza più potente dell’universo sono le emozioni presenti all’interno di ciascuno di noi. E questo è il grande segreto della creazione stessa: il potere di creare nel mondo ciò di cui nella nostra immaginazione siamo convinti. Forse sembra troppo semplice per essere vero, ma sono convinto che l’universo funziona precisamente così.


(...)


Come gli antichi iniziati avevano scoperto che tutto ciò che occorreva loro per vedere il mondo in modo diverso era una piccola spinta, forse tutto ciò di cui noi abbiamo bisogno è un leggero spostamento per vedere che siamo gli architetti del nostro mondo e del nostro destino, architetti cosmici che esprimono le proprie convinzioni interiori sulle tele dell’universo." (Gregg Braden, da un'articolo comparso in Italia sulla rivista Scienza e Conoscenza)


Prospettiva interessante.

Mi viene solo da aggiungere: se l'Universo è una tela su cui dipingiamo la Vita, la Morte, il Tempo, le Scelte, i Dissidi, le Contraddizioni, gli Enigmi, l'Ombra-Luce, la Vita-Morte-Vita, l'Amore, l'Odio, la Pace, la Guerra, la Felicità, la Disperazione, i Sogni, l'assenza di sogni, paesaggi apocalittici piuttosto che mari aperti con un buon sole caldo e un buon vento nella giusta direzione, in rotta verso isole di sconosciuto benessere, allora l'Arte, in tutti i suoi aspetti, è davvero il linguaggio magico dell'Esistenza.

giovedì 6 dicembre 2012

che tipo giocoso scherzoso scontroso che tipo che coso è l'Oceano oilalà.

Noi vogliamo del rum - rum-rum-rum! - noi vogliamo del rum - rum-rum-rum! - noi vogliamo del rum - rum-rum-rum! - noi vogliamo del rum - rum-rum-rum! - noi vogliamo del rum - rum-rum-rum! - noi vogliamo-

(Vinicio Capossela)

http://www.youtube.com/watch?v=Re5-REUBsXE&feature=fvsr

Interessante romanzo a puntate.

Segnalo questo interessante romanzo - splendidamente scritto - e, almeno per il momento, avvincente - che compare a puntate su questo blog di cose sarde.

Il blog in generale è interessantissimo, gli articoli di ottima qualità toccano temi molto diversi: dall'archeologia nuragica, alla politica, fino appunto agli scrittori emergenti sardi.

Mi sembra poi interessante e innovativo - un tipo di innovazione che sa essere contemporaneamente radicata nella tradizione e aperta al futuro - anche il fatto che il sito è scritto in tre lingue: si alternano articoli in sardo, in italiano e in inglese - come a significare che difendere la propria specificità linguistico-culturale-territoriale non vuol dire essere chiusi al mondo e alla storia.


http://monteprama.blogspot.it/2012/12/arega-pon-pon-1-di-16.html

Articolo/testimonianza/racconto interessante sugli Usa oggi.

Articolo interessante e soprattutto godibilmente narrato, a metà fra inchiesta da inviato e testimonianza personale/racconto letterario, ben scritto e con un ritmo che porta facilmente all'identificazione vivida nel vissuto del narratore.

Parla degli Stati Uniti e delle più importanti vicende lì recentemente successe.
Ha un tono per quanto mi riguarda apologetico fino a tratti al ridicolo - e ugualmente eccessiva e retorica mi sembra l'apologia di Obama e dei Democratici - e, tuttavia, in quanto testimonianza/racconto, rimane godibilissimo ed estremamente interessante. Niente di particolarmente nuovo, nè dal punto di vista informativo nè da quello descrittivo/sociologico, cose sentite e risentite, sui giornali, nei libri, nei film.
Ma tuttavia, resta la freschezza vivida del vissuto dell'autore, resa con la sua ottima scrittura narrativo-giornalistica, grazie alla quale riesce - forse - a farci fare un breve viaggio negli Usa attraverso i suoi occhi - senza dover prendere un aereo e passare dall'ufficio doganale.




http://rinabrundu.com/2012/11/29/guido-mattioni-da-sandy-alla-star-and-stripes-vi-racconto-la-mia-america/

martedì 4 dicembre 2012

Gaia.

Due di notte. Sto morendo di sonno, ma sono assorto nella lettura di un libro estremamente interessante. E' un libro sull'ipotesi Gaia. Un modello scientifico innovatore, proposto da diversi scienziati da molti anni, nel quale per esempio la Terra, chiamata evocativamente Gaia (nome antico della Dea Madre) è vista come un sistema interdipendente di esseri viventi e non viventi in cui le singole parti collaborano attivamente all'equilibrio del tutto. Per questo Gaia può essere descritta come un unico gigantesco essere vivente, del quale le singole parti sono gli organi. Organi che però, esattamente come gli organi che ci costituiscono o che costituiscono un qualsiasi animale, o come le comunità di batteri che ci abitano, hanno una loro libertà e una loro capacità di modificare, attraverso la loro azione, il sistema di cui sono parte. Il disegno d'insieme risulta perciò determinato da una specie di accordo, di risultante di un accordo fra diverse spinte di numerosissimi esseri. Il mondo biologico, quindi, per esempio, e quello umano che ne è parte, non è più visto in termini darwiniani come una lotta all'ultimo sangue per la sopravvivenza in cui sopravvive il più forte, ma, al di là delle apparenze, al di là in realtà soprattutto della vulgata scientifica attraverso la quale percepiamo il mondo, è un mondo in cui la collaborazione e la capacità di agire per un comune scopo, per un superiore equilibrio, di diversi esseri, ha spazio almeno quanto la competizione.
Assonnato, sono però tutto preso da questo mio sforzo intellettuale notturno, concentrandomi per comprendere le diverse implicazioni epistemologiche, politiche, esistenziali di questo modello scientifico: il mondo non è più un meccanismo, una macchina cartesiana che può essere descritta con leggi ferree, attraverso la conoscenza delle quali si può modificare l'ambiente, ma un organismo, in cui ogni minima cosa è interdipendente, legata per la vita e per la morte a tutte le altre; le nostre azioni non possono più essere descritte come atti di volontà autonomi di esseri totalmente distinti dagli altri, ma tutto è molto più strettamente interrelato... le conseguenze politiche, sociali di questo modello, poi, sono profondissime, mettono in discussione il modello capitalista in cui.........
.........a un tratto mi viene in mente una cosa: mentre sto riflettendo su tutte queste importantissime, complesse questioni sul superamento del meccanicismo, alle due di notte, stanco... forse sto trattando me stesso come un meccanismo. Che senso ha?

Chiudo il libro, spengo la luce, vado a dormire.

Sogno.

Sogno un cervello cosmico, che cerca il ritmo del suo cuore.
Il rimbombo assordante di un gigantesco orologio galattico lo distrae continuamente, impedendogli di risintonizzarsi sul suo proprio ritmo naturale.
Il cuore dell'universo, intanto, nel suo buio baratro pulsante, palpita profondo, musicale, vibrante, crepitante, fremente, tremolante, cupo, roco, lento, armonico, indifferente. Il suo battito risuona in ogni interstizio dell'universo, ogni cellula, ogni atomo si muove in sincrono a questo muscolo infinito. Che non ha nessuna consapevolezza di orologi o cervelli, e quindi non si cura di essi.

venerdì 1 giugno 2012

prisma straniero

se riuscissimo ad avere verso noi stessi lo sguardo di uno sconosciuto, lo sguardo di un qualsiasi passante che ci vede dall'esterno esattamente come siamo, senza filtri dovuti all'accumulo di "conoscenza" o all'affetto - e riuscissimo a ridere di gusto, di pancia, dei nostri difetti, dei nostri limiti, delle nostre contraddizioni, dei nostri aspetti ridicoli, comici, caricaturali, o semplicemente insoliti, strani, buffi - allora probabilmente avremmo fatto un buon pezzo di cammino verso la guarigione dalla chiusura nevrotica nel nostro piccolissimo mondo individuale, tipica di tutti gli individui moderni; verso l'uscita dal guscio della nostra bolla mentale verso il mondo; verso la riconciliazione con l'umanità e la Terra.

Non parlo di uno sguardo di derisione, ma di uno sguardo canzonatorio, goliardico, ridanciano, spietatamente oggettivo, ma allo stesso tempo carico di pietas. Come quello di quegli amici che vedono tutti i tuoi difetti, magari te li dicono pure, ma ti accettano e ti vogliono bene esattamente così come sei.