di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

lunedì 7 ottobre 2013

Da "Geografia commossa dell'Italia interna" di Franco Arminio

"Concedetevi una vacanza
intorno a un filo d'erba,
dove non c'è il troppo di ogni cosa,
dove il poco ancora ti festeggia
con il pane e la luce,
con la muta lussuria di una rosa."

                              (Franco Arminio)




"Aria di terra

 (...)

Chi dobbiamo imputare per questo delirio della crescita infinita che sta distruggendo la Terra? La mentalità capitalistica o il cristianesimo. Cristo ha parlato di povertà, ma ci hanno messo in testa una vita che mette a frutto tutto, una vita che non spreca niente, orientata ad accrescere la propria spiritualità, orientata al fine di arrivare in paradiso. E' un capitalismo dal volto umano, ma sempre capitalismo è, sempre si è schiavi di questa ossessione di mettere a frutto la giornata.

(...)

Usare il mondo come una cava, scavarci dentro, non potremo mai fare altro se non ci arrendiamo. La paesologia è una scienza arresa, è una scienza radicalmente ecologica. Piuttosto che militare per la ricchezza, meglio militare per il fallimento dell'arroganza, per la morte, per Dio, per la poesia. Il pensiero della morte è il più ecologico che esista. Per salvare il mondo dobbiamo pensare che siamo mortali, dobbiamo usare i nostri corpi, camminare, abbracciarci, stenderci al sole e sgretolarci, annusarci, danzare, suonare, salutare il sole, scrivere poesie, non ci sono altre strade, dobbiamo congedarci da ogni idea di progresso, dobbiamo congedarci da ogni fissità, muoverci sciolti, muoverci nel provvisorio, scatenare immaginazioni, lasciare i caselli delle mete obbligate, muoverci verso l'impensato, tenere il miracolo del mondo nel nostro fiato, raccontarci la meraviglia di essere qui assieme ai cani, ai vermi, ai conigli, alle nuvole, alle foglie, ai pesci, agli uccelli, assieme alla pioggia, assieme al vento, stare qui a sentire l'aria che gira senza mai fermarsi, raccontarci storie belle, mutilare l'efficienza, l'indifferenza, sgangherare l'idea del profitto, disarmare il disincanto. Con queste munizioni dello spirito possiamo guarire qualcosa, il nostro compito non è allungare la permanenza a niente e a nessuno, ma rendere più lieve e lieto quello che c'è e quello che siamo. Poi tutto avrà fine e buona notte."

                                  (da Franco Arminio, Geografia commossa dell'Italia interna)



"Comunità provvisorie", il blog di Franco Arminio e dei paesologi:


http://comunitaprovvisorie.wordpress.com/


2 commenti:

  1. Sì, l’idea di progresso è davvero deleteria, l’idea che si debba lavorare a un miglioramento costante ha reso folle l’umanità. Ci ha messo in testa oltretutto la concezione che il tempo sia una linea retta, invece che un cerchio come pensavano gli antichi. Mi piacciono molto i versi iniziali soprattutto “la muta lussuria di una rosa”.

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  2. Sì, "mi sono s viluppato abbastanza non ne posso più! Mi sono sviluppato anche troppo anche di più!" (Giovanni Lindo Ferretti). Arminio è un eccellente poeta. Il libro in questione non è di poesie ma sono riflessioni e racconti sparsi, estremamente interessanti, in cui a tratti il linguaggio diventa una poesia in prosa coinvolgente, sognatrice, incantata, utopica. E' un libro anche molto triste, che parla della devastazioni di natura, paesaggio, cultura e spirito operate dalla "modernità incivile", in particolare nel sud Italia, dove l'autore vive. te lo consiglio assolutamente (adesso mi voglio cercare anche i libri di poesie) anche perchè è un libro che ha un valore che supera il "semplice" valore letterario, vi si incrociano, sebbene in forme volutamente sgangherate e sconnesse, non sistematiche, riflessioni epocali sul Sud, sull'Italia, sulla nostra civiltà, e tentativi di uscire dal vicolo cieco della barbarie tecno-mediatica-consumista, e sono tentativi estrememente suggestivi, scuotono, aprono reali spiragli, schiarite, colpi di coda dell'anima, oltre la baluginosa, individualistica, cerebralista nebbia del Niente. Arminio ha fondato insieme ad altri un vero e proprio movimento social-politico-artistico-poetico, volutamente io penso privo di costrutti ideologici precisi, la "paesologia" o scienza del camminare e vivere nei paesi. Ti consiglio anche il blog. Arminio e gli altri paesologi hanno il coraggio di ritirare fuori e dare vita a una affermazione completamente inattuale: che politica e poesia sono inscindibili. Sono secondo me credibili quando in questo senso citano Pasolini. Tra pochi giorni scriverò una recensione, penso, oppure qualcos'altro di altra forma e stile su questo libro.

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