ma le poesie migliori
sono quelle che ti attraversano il cervello
troppo rapide ed intense
per essere fissate su un foglio.
LASCIA TUTTO, E SEGUITI! (F. Battiato) Dove tutto è enigma (storia, natura, cosmo) la certezza dell'insolubilità pone un invisibile seme di speranza. (Guido Ceronetti)

di-segno di Sacrilegio Tempesta
?
pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
mercoledì 23 ottobre 2013
sfiorare la Bellezza
Etichette:
aforismi,
attimi,
bellezza,
impermanenza,
impermanenza della Bellezza,
impossibilità della scrittura,
imprendibilità della Bellezza,
inconsistenza della vita,
PANTA REI,
poesia,
scrittura
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
E’ una sensazione che ho anch’io. Mi capita di sognare di scrivere versi. Qualche volte al risveglio riesco anche a trascriverli. Non sono affatto male.
RispondiEliminaForse le poesie migliori sono quelle che non riescono a varcare la sottile linea di confine che separa l'inespresso informe che sta acutamente cercando una forma e il dotato di forma definita. In quella terra di confine in cui l'inespresso informe oceano in burrasca flusso vortice di pre-immagini, pre-suoni, pre-parole, si sta agitando per autodefinirsi in una forma, tendendosi per ricercare la propria messa a fuoco, esiste già una sorta di forma, pre-verbale, indefinita, misteriosa, indicibile. E' la forma pura, l'idea iperuranica, il ricordo di altri mondi, incomunicabile, eterna ed eternamente fluente, cangiante, imprendibile.
EliminaIntendo che è già una forma estremamente precisa. Diventando verbo si perde parte della precisione.
Elimina