I pochi che suonano per piacere sono piantonati, frustati frustrati, con lotte avanzano. I pochi che hanno ancora tempo per vivere non riescono più ad usarlo, sono persi nel vuoto, non riescono più a creare nulla. Raramente ci sentiamo liberi, raramente ci sentiamo utili, raramente ci sentiamo.
Bloccati da spettri di catene, vogliamo essere sicuri di ciò che ci circonda ma non sappiamo niente di noi stessi.
(Sacrilegio Tempesta)
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