di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

giovedì 30 maggio 2013

Spruzzo

Il mondo esterno ci opprime, ci schiaccia, ci compressa, ci intristisce, ci riduce il tempo e lo spazio, i movimenti. Le risa sono isteriche, i canti vuoti e sordi assenti. Le musiche sono inscatolate in cubi di tempo spazio razionale senza piacere vero.
I pochi che suonano per piacere sono piantonati, frustati frustrati, con lotte avanzano. I pochi che hanno ancora tempo per vivere non riescono più ad usarlo, sono persi nel vuoto, non riescono più a creare nulla. Raramente ci sentiamo liberi, raramente ci sentiamo utili, raramente ci sentiamo. 

Bloccati da spettri di catene, vogliamo essere sicuri di ciò che ci circonda ma non sappiamo niente di noi stessi.
 
                           (Sacrilegio Tempesta)

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