di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

mercoledì 13 marzo 2013

13/03/2013 - sentire un prete cantare De Andrè -

Novate, 13/03/2013

In effetti Don Gallo non ha cantato De Andrè, ma è come se lo avesse fatto. Ha citato numerose volte Faber, in particolare i versi sugli emarginati e gli sbandati, le vittime, gli ultimi, i drogati, etc...

Ha addirittura dedicato una lunga parte conclusiva a spiegare perchè secondo lui bisognerebbe aggiungere un quinto vangelo ai quattro canonici: un Vangelo composto dalle canzoni di De Andrè.

Un vangelo che aggiunge secondo Gallo questi fondamentali elementi rispetto ai canonici: la poesia, la musica, la non-violenza, l'anti-fascismo, l'anti-capitalismo, e, infine "una spruzzata d'anarchia!".

Ha poi letto una commovente lettera che ha scritto insieme alle persone della sua comunità (una comunità composta da "puttane, drogati, impiccati, barboni, emarginati, adolescenti sbandati, bambini impazziti per la guerra atomica", cito a braccio, ma sono sicuro dell'esattezza o della quasi esattezza dell'espressione, da vero poeta Beat, "bambini impazziti per la guerra atomica") per salutare De Andrè nel '99 al suo funerale.

Ha invece cantato, dopo aver dichiarato che è la sua principale preghiera, Bella Ciao, accompagnato da noi del pubblico, è la prima cosa che ha fatto salito sul palco.

Anche questo è stato molto emozionante, mi ha colpito, non solo per il naturale carisma di quest'uomo di 84 anni, che ha cantato bella ciao marciando furiosamente e allegramente da una parte all'altra del palco in maniera decisamente coinvolgente, ma anche per il fatto che questa persona è un prete.

Colpisce molto l'inconscio profondo, sentire un prete (un prete!) cantare Bella Ciao, citare in maniera appassionata e poetica De Andrè, dire che la sua assistente principale è una transessuale, e che fra le sue preghiere più frequenti ci sono i primi 12 articoli della Costituzione. Ah, dimenticavo: e che il suo teologo di riferimento è Paolo Rossi, perchè una volta l'ha visto con su una maglietta con su scritto:


DIO C'E'

NON SEI TU

RASSEGNATI!


Se non esistessero preti così, bisognerebbe creare performances artistiche che creino questo tipo di shock culturale, ma comunque la presenza di una persona reale di fronte, che in carne ed ossa nella vita reale porta avanti da sempre le sue idee cercando di applicarle e restando ai margini della Chiesa, è sicuramente diverso e molto più potente.

Don Gallo ha idee decisamente laiche, repubblicane e democratiche (è stato partigiano), direi filo-socialiste, libertarie, anti-fasciste e anti-autoritarie (e quindi anche contro l'autoritarismo delle gerarchie cattoliche) anti-maschiliste (e quindi anche contro il maschilismo della Chiesa) per i diritti delle donne (e quindi se ho capito bene, ma mi è sembrato abbastanza chiaro, anche per il sacerdozio femminile) contro le norme imposte nella vita sessuale e medica, ma soprattutto due cose: per un cristianesimo povero, dalla parte dei poveri, dei derelitti, degli emarginati, etc... (che secondo Gallo è l'unico vero cristianesimo); e per una religione in cui al centro sta la libertà di coscienza di fronte a Dio, con cui nessuno può interferire.

Ha usato parole feroci contro le ricchezze vaticane, contro la banca vaticana ("Gesù ha mai parlato di banche????") ma soprattutto contro l'ipocrisia di chi vive la religione come un perbenista forma borghese di moralismo normativo, autoritario, giudicante ed escludente - escludente moltissimi: gli emarginati, le prostitute, i suicidi, i divorziati-risposati-preti sposati-i separati, etc... e che in realtà è lontanissima anche dalle persone a cui dovrebbe essere più vicina, i poveri.
"Ma chi sei tu per dire chi può stare dentro la Chiesa e chi no???? Chi sei per dire che un divorziato dev'essere escluso o un suicida non può avere un funerale??????? chi sei??????? Dio????????"

Una delle aspettative del pubblico, e anche mia, era un commento su Papa Francesco, eletto la sera stessa. Prendendomi in contropiede, Gallo ha dimostrato entusiasmo verso questo nuovo papa che si è voluto chiamare come San Francesco e che non ha benedetto la folla ma ha chiesto ad essa di benedirlo.
Anch'io avevo avuto un attimo di entusiasmo, un'ora prima, a sentire in televisione quel nome, "Francesco". Ma poi avevo subito pensato ad un'operazione di facciata per arginare il crollo della Chiesa Cattolica.

Il fatto che uno come Don Gallo invece abbia dimostrato entusiasmo e consideri questo Papa una persona con reali intenzioni riformiste mi dà più speranza, anche se lo stesso Gallo ha subito aggiunto che il compito è impervio e le istituzioni e le logiche di potere ostacoli enormi.

Che dire? Vedremo.

A me personalmente resta la strana sensazione che ho provato, per circa un minuto, a conclusione della serata. Io, non credente, o per meglio dire libero pensatore/libero "sentitore" eretico, mi sono ritrovato alla fine della conferenza in una situazione che mi è parsa un breve istante di reale "comunione", nello spirito semplice e gioioso dei primi cristiani (per come io lo immagino almeno): Don Gallo e noi del pubblico, abbiamo intonato per due volte un semplicissimo, appassionante coro che consisteva nella ripetizione per quattro-cinque volte di una stessa misteriosa parola (non so neanche se una parola cristiana o appartentente a qualche altra tradizione) in un climax crescente, con Gallo che tremante sollevava in alto un bicchiere di plastica pieno a metà di acqua, come fosse il Graal dei poveri.

In quel momento mi sono sentito realmente "unito" a quel gruppo di gente, un misto di credenti e non credenti accomunati forse solo da una certa sensibilità verso gli ultimi della Terra.

Il fatto di aver sperimentato questo proprio questa sera, resta per me personalmente una specie di segno, indecifrabile ma comunque bello.














1 commento:

  1. mah, ho letto qualcosa su chi è il nuovo Papa, sul suo passato, le sue idee, etc...
    Non ho approfondito particolarmente, ma da quello che ho letto l'entusiasmo di don Gallo mi sembra difficilmente comprensibile...

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