LASCIA TUTTO, E SEGUITI! (F. Battiato) Dove tutto è enigma (storia, natura, cosmo) la certezza dell'insolubilità pone un invisibile seme di speranza. (Guido Ceronetti)

di-segno di Sacrilegio Tempesta
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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
giovedì 25 ottobre 2012
Causa/effetto.
Datemi una sola cosa di cui gioire in maniera veramente piena, e vi risolverò il mondo.
http://www.youtube.com/watch?v=2wjV7QBu3XU&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=E6JThGQuBo0&feature=fvwrel
http://www.youtube.com/watch?v=qTMQ25yzsFU&feature=fvwrel
http://www.youtube.com/watch?v=LfjjwlPGBAI
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Io ce l'ho, si chiama Sacrilegio (la mia ragazza).
RispondiEliminaPenso che in quest'epoca, in cui il rapporto di coppia è in crisi (e in cui - come dice Ceronetti nell'introduzione a "In un amore felice" - l'amore sembra indissolubilmente legato, ormai da secoli in Occidente, a un destino di infelicità - che ormai ci appare come la naturale, necessaria dimensione dell'amore - e quasi la garanzia della sua autenticità); in questa epoca in cui lo stesso soggetto vacilla, trasportato da mille diverse correnti, disperso in mille diverse futili identità superficiali e posticce - identità effimere legate alle mode, alle ideologie, a credo di qualsiasi tipo, radicati nella coscienza in maniera sempre più confusa - e proprio perciò professati in maniera sempre più ossessiva e fanatica; portato a destra e a manca dalle bizze della "comunicazione" dei media, come un fuscello inerme - in quest'epoca, se si riesce a credere - controcorrente - veramente in un rapporto di coppia, a prenderlo veramente sul serio, a proteggerlo dalle nevrosi di massa tutt'attorno, a viverlo fino in fondo senza riserve - è come se l'Io - che per natura ha bisogno di specchiarsi nell'Altro; ma che in quest'era confusa generalmente non trova che cocci di caleidoscopio per specchiarsi, molteplici e illusori - l'Io in un rapporto di coppia vissuto senza riserve o pregiudizi pessimistici trova finalmente una finestra in cui affacciarsi su qualcosa di Altro - e non sul solito loop di proiezioni mentali - che gli rimanda una Immagine Altra, dall'Altro, di Sè. E basta questo a fare ritrovare all'Io una terra sotto di sé per riaffondare nel fango profondo della Madre le proprie radici sradicate - basta questo, per riaffacciarsi su un intero Universo con il quale è possibile realmente relazionarsi e dialogare.
Poi in realtà ne ho anche un'altra di cosa di cui gioire che si chiama Sgrinchomannus (è il cane della mia ragazza).
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