di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

giovedì 6 febbraio 2014

Bill Frisell

Una musica, quella di Bill Frisell, che spesso confina, e sconfina, vasta, indicibile, imprendibile, invisibile, trascendente - col Silenzio - dilagante e immensamente rilassata, oceanica, come una prateria battuta da uno sconfinato, leggero vento mormorante, fischiante, danzante, vorticante. Una musica piena di Armonia, un'armonia che fa pensare a quella della Musica delle Sfere. Un suono confinante con l'impalpabile, l'impercettibile, l'aria, l'etere, il Nulla, spazi siderali smisurati deserti, l'angelico o il fatato, l'immateriale, lo spirituale, l'ignoto, l'enigma, l'inconoscibile. Un suono che, celandosi, si inciela. Sonorità armonica piena di Magia, eco di paesaggi immaginari indefinibili, risonanza di tempi perduti, di templi misteriosi obliati e luoghi inesistenti. Vibrazioni sottili trasparenti, vuote. Spirali di sogno nel Vuoto. Musica di confine, ai margini del sogno, del preconscio, dell'immacolato, dell'enigma, di Eden dimenticati, di sconfinate trascendenze. Una Musica che dà Potere alla Fantasia, colonna sonora per la libertà della mente, per la libertà dalla mente che mente, nella Non-Mente. Musica per volare, per sognare, per pensare, per immaginare, per rilassarsi nelle vastità, per pregare, meditare, correre nelle praterie dell'anima, per danzare con l'anima nei territori immacolati, bianchi, multicolori, della libertà sovrana dello Spirito. Vette da cui guardare il mondo, Cieli in cui tuffarsi ad ali spiegate, nuvole su cui sdraiarsi, Soli nei quali bagnarsi, Oceani in cui galleggiare misteriosamente, immotivatamente, incomprensibilmente felici.










                                 








  
                                                               



               


http://www.billfrisell.com/

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