di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

venerdì 6 dicembre 2013

poesia.










scarno disincarnato aforisma di suono,

tetra neniuccia, onda tellurica,

dolce frastuono.

aroma di niente,

armonia del tuono.



profumo del muschio nel vento selvaggio

annusato nel colmo di segnetti sonori.



vuota astratta trasparenza con microscopici fori neri.



Se un quadro è qualcosa, se puoi toccarne i colori

Se un quadro è una cosa, una cosa che si fa, materia da plasmare

la poesia è un amaro divertente nonsense di niente in rima,

trasparenza bianca astratta con qualche vapore opaco effimero

che s’avvicina

e già sfuma

e già è tornato nel nulla che è sempre stato:

fantasmi, spettri, simboli

evanescenti come sogni al mattino,




durevoli un attimo



















e della consistenza della brina.

1 commento:

  1. P.s.: ho scritto questa poesia circa un anno fa. La pubblico adesso sulla scia delle riflessioni di Ettore Fobo su poesia, impermanenza e oblio. (vedi il suo blog Strani Giorni sull'elenco dei miei blog preferiti).

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