di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

venerdì 12 aprile 2013

Aforisma contadino.

Dai diamanti e labirinti simmetrici, giardini sintetici della logica non nasce niente.

Dal letame dell'emozione informe, in-creata, profonda, mutaforma, impura, ombrosa, buia, umida, pullulante vita in lotta fuori controllo in ogni direzione, indomita, in-controllata, inespressa, muta, acuta, urlante, roboante, fragorosa, scrosciante, rumorosa, umbratile, amara, magmatica, nera, aspra, forte, a-narchica, lussureggiante, feroce, contraddittoria, selvaggia, acre, odorosa, germogliante, profumata, asimmetrica, scura, labirintica, frastagliata, vergine, polimorfa, selvatica, non addomesticata e non incivilita e dal suo abisso oscuro, fertile di caos nascono i fiori della poesia.

          (Diogene senza l'anima?, parafrasando De Andrè)

3 commenti:

  1. Caro amico spero che tu prenda le mie parole come qualcosa di offensivo.La natura ha una sua logica,se pur nascosta,se pur diversa da quella a cui siamo abituati. Siamo abituati a cercare le inferenze della verità come qualcosa di statico. Questo è l'errore e qui è l'inghippo.Con la natura niente è casuale ma le inferenze mutano nei secoli,avvolte millenni e se non stiamo attenti a seguire quel mutamento per tutto il corso del suo tempo,allora quando arriva ci sembra qualcosa di sorprendente.E inconsapevoli della bontà che può portare tentiamo pure di ostacolarlo spaventati da quello che vediamo,cioè i soli difetti del mutamento che sono le prime cose che saltano agli occhi !

    Jasper

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  2. Caro Jasper, no certo che non mi offendo.

    La natura ha una sua logica, come hanno una loro logica l'emozione e l'intuizione.

    Il mio tentativo era quello di fare un'analogia tra l'enigmaticità - e incomprensibilità, in termini umani - della "logica" della natura e della terra, e l'enigmaticità - e incomprensibilità, in termini puramente razionalistici - dell'emozione, delle sensazioni, delle intuizioni, che come la terra sono uno spazio sacro selvaggio, selvatico, non coltivabile, ribelle, inaddomesticabile. Come la terra più fertile è la terra incolta, selvatica, apparentemente "disordinata" e informe del bosco, così i "fiori" più belli dello spirito umano, le poesie, nascono da uno stato di apparente caos emotivo, incolto, informe, selvatico, selvaggio, magmatico, ribelle a qualsiasi concettualizzazione e schema.

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  3. Si capisco ciò che intendevi dire. Io stavo proprio cercando di dirti che la natura ha una sua logica..... Cosi come le emozioni umane.La natura cicla,si muove,si adatta ai cambiamenti che il sistema Gaia impone. Da una logica, cioè da un sistema di vita,un equilibrio esistente si passa ad un altro piu adatto,senza finire mai. La logica della natura ai miei occhi non è piu cosi oscura. Tu hai ragione a parlare cosi,ma hai colto solo un pezzetto dell'insieme.Da un marasma caotico di emozioni si ritorna poi ad un equilibrio di torpore per poi tornare al caos e cosi via. E si parla di caos ogni volta che cè un cambiamento,sta alla vita stessa sapersi adattare. Immagina una serie di piccoli cicli come questo che danno vita ad uno piu grande,altri di questi ad uno piu grande ancora,e cosi via.fino ad arrivare alla terra stessa. E la cosa non si ferma li se guardiamo oltre lo stesso pianeta terra.
    Sono le interazioni fra questi cicli che rendono possibile quello che viviamo. E quando uno di questi cicli si ferma ecco che gli altri si adattano di conseguenza.

    Vorrei fare un esempio,ma per il momento ne sono sprovvisto.

    Se poi consideriamo solo la logica umana al contrario è statica,cerca la verità costante,che non muta,lineare. Dovuta all'incapacità di vedere le cose come stanno nell'insieme.O forse alla capacità di vedere le cose come stanno nell'insieme e a cercare di fuggire da questa realtà di cambiamenti. Un pò il sogno dell'immortalità.

    Jasper

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