di-segno di Sacrilegio Tempesta

?

?
pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

lunedì 2 giugno 2014

Una piccola rivincita della poesia sulla televisione.

Sentire in una trasmissione televisiva solitamente insulsa come Otto e mezzo, salotto di bla bla bla ciarlieri di politicanti vari, vuoto come tutta la televisione, discorsi inutili che non sfiorano le cose, uno studioso, scrittore e poeta, Vittorio Sermonti, parlare del fatto che nella poesia la lingua non è solo un insieme di parole, ma canta; che leggere poesia è abbracciare questo ritmo e farlo proprio, interiormente; che questo tipo di relazione con le parole, insieme alla conoscenza dei classici, è la nostra sostanza, è chi siamo, e che se le nuove generazioni perdono questo contatto con radici millenarie perdono la loro identità; che le Metamorfosi di Ovidio e gli altri classici sono in realtà più attuali delle chiacchere sulle banalità attuali, perchè in realtà queste non sono attuali, sono accidenti di passaggio; e che infine ciò che più lo inquieta della degenerazione, confusione e completa perdita di precisione, pertinenza e consequenzialità linguistica nell'ambito della politica non è tanto l'imperare ovunque della volgarità e del turpiloquio, ma - cosa ben più catastrofica - una maniera di argomentare superficiale in cui tutto equivale a tutto, ogni tesi può facilmente scivolare nel suo opposto, per una radicale genericità e perdita di ponderatezza e profondità linguistica - beh, tutto questo è stato un balsamo per le mie orecchie inizialmente distratte e sarcasticamente distanti - una piccola rivincita in cui per un attimo lo Spirito della poesia, e l'anima millenaria del linguaggio, hanno vinto magicamente sulla neo-lingua e sull'apocalissi babelica telegenica ipercinetica delle parole e dei significati, penetrando con la pacatezza incurante ma severa dell'immemore nella scatola blaterante degli spettri virtuali sgargianti e indemoniati.

Nessun commento:

Posta un commento

Pensate...? E allora parlate!