LASCIA TUTTO, E SEGUITI! (F. Battiato) Dove tutto è enigma (storia, natura, cosmo) la certezza dell'insolubilità pone un invisibile seme di speranza. (Guido Ceronetti)

di-segno di Sacrilegio Tempesta
?
pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.
lunedì 26 agosto 2013
Haiku del divenire-
Ancora Agosto
Cieli tersi luminosi blugiganteschi ma aria fredda
Le stagioni passano, l'adolescenza scompare alle spalle,
ed io sono allegro: mi preparo per un viaggio.
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ESTATE.
aeroplani coi libri di scuola.
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domenica 25 agosto 2013
E se Dio fosse uno di noi.
E se Dio fosse uno di noi
solo e perso come noi
anche lui con i suoi guai
nessuno che lo chiama mai
solo per dire: "Come stai?"
(Eugenio Finardi)
solo e perso come noi
anche lui con i suoi guai
nessuno che lo chiama mai
solo per dire: "Come stai?"
(Eugenio Finardi)
giovedì 22 agosto 2013
Giovani/2-
"Giovinezza è ebbrezza senza vino." (Goethe)
Giovani-
"Per diventare giovani, veramente giovani, ci vuole tempo." (Pablo Picasso)
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Adulti-
“Adulti, i
giovani lo divengono quando cinguettano come i vecchi; li s'incalza con
la scuola, affinché imparino la vecchia lagna, e quando ce l'hanno ormai
dentro, li si dichiara adulti.” - Max Stirner
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lunedì 19 agosto 2013
Poesia e Paesologia-
Splendida poesia di Franco Arminio. Poeta e paesologo.
Il Sud Italia, la devastazione di territori squassati e sradicati, preda della modernità più dis-animata, calvario inebetito di smog e rumore, traffico e cemento.
I paesi e la loro cultura abbandonati o uccisi.
" (...)
Prima ogni posto aveva un suo respiro
e per vederlo salivi le scale,
ogni luogo era una stanza intima,
lingua cupa, mandibola
feroce. Ora in giro c’è un’aria
di sconfitta, un rosario di facce
innervosite da una smania senza fondo.
(...)"
(Franco Arminio)
Qui la poesia completa:
http://comunitaprovvisorie.wordpress.com/2013/08/11/limpero-romano-alla-rovescia/#comment-3642
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mercoledì 14 agosto 2013
Preghiera degli animali alla terra per ogni cucciolo d'uomo (Mariangela Gualtieri)
Preghiera degli animali alla terra
per ogni cucciolo d'uomo
Fa' che non si facci uomo per intero, ma',
che poi si inficca ne lo stretto del pensiero
e si assepàra dalle zanne e dai peli e
dalle nostre tane di silenzio.
Non dargli voce, ma', fa' che non parla
fa' che non costruisce le città
fa' che non dà i nomi a tutte cose,
che sennò perde il regno.
Fa' che i suoi piedi parlano a la terra
e le sue mani a l'aria
e nel sonno fatti maestra ancora
con la tua voce vento
tua musicata voce, ma'.
Fa' che non s'addimentica il tuo ridere,
tuo fiorire, tuo scorrere, tuo
far notte, tuo corpo stellato e corpo
nuvolato e minerale corpo duro
e vegetale sconosciuto corpo.
E tuo ombroso stare addistesa
tuo gonfiore ne le maree, tuo
cascare con acqua con foglia
tuo salire in ala e in stella
e in fiamma abbruciare.
Sconosciuta ma', noi ti sappiamo,
tu ci respiri addentro il respiro
tu ci dormi addentro il dormire e ti fai
cibo per noi nutrire ti fai silenzio
per noi morire. Bella, ma'.
Tu sei bella.
(da: Mariangela Gualtieri, Parsifal. Contenuta anche nella raccolta della Gualtieri Fuoco
centrale. Poesie per il teatro)
martedì 13 agosto 2013
Su donu.
"Una leggenda sarda, molto suggestiva, attribuisce a Dio lo strano nome di Eu-su-primu-cantende, Io-il-primo-che-canta, stabilendo esplicitamente un legame diretto tra il canto e l'atto divino della creazione."
(Michela Murgia, Viaggio in Sardegna)
"Dopo aver parlottato e sputato al centro del cerchio per un paio di minuti, attaccavano il preludio con una specie di accompagnamento cupo: un suono come di cornamusa, con un tocco di calore profondo; a volte mi ricorda il suono dell'organo in chiesa. Dopo un po' il solista sembrava aver trovato l'ispirazione e cominciava la canzone vera e propria. In genere era un baritono o un tenore, con una bella voce vibrante. Ma tra i sardi la voce, per quanto apprezzata, non è la cosa più essenziale. Il cantadore deve possedere prima di tutto su donu, quel qualcosa che gli consente di trascinare gli altri quando è portato dallo spirito della canzone."
(Amelie Posse Brazdova, Interludio di Sardegna, citato nel libro della Murgia)
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lunedì 12 agosto 2013
Giocoleria Animica-
AL PIANETA NON SERVONO ULTERIORI UOMINI DI SUCCESSO.
IL PIANETA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI PIU' GIOCOLIERI DELL'ANIMA: ARTISTI, RISOLUTORI PACIFICI, TRASFORMATORI D'ENERGIA, GUARITORI, PORTATORI SANI DI ENTUSIASMO, SOGNATORI, RISANATORI DI SOGNI, PIRATI DELLA FANTASIA, LIBERI PENSATORI, SPRIGIONATORI DI POTENZA E IMMAGINAZIONE, MALATI DI BELLEZZA, ESPLORATORI/RISCOPRITORI DI MERAVIGLIA, AVVENTURIERI, IMPROVVIS'ATTORI, MUSICOMANI POSSEDUTI DAL DAIMON DELLA MUSICA SELVAGGIA, BARDI, CANTORI, POETI, CONTASTORIE, SENSITIVI SENSIBILI ALLA VOCE DELLA NATURA, AMANTI DI OGNI
TIPO E FORMA,
"...MARZIANI, ANIMALI, FUORILEGGE
BRIGANTI, GUERRIGLIERI, SOGNATORI
CAPITANI DELLO SPAZIO, VIAGGIATORI
VISIONARI, ANARCHICI, TROVATORI
ABITANTI DELLO SPAZIO, VIAGGIATORI
VISIONARI, ANARCHICI, CERCATORI.."
...il che è più o meno il contrario di ciò che si intende normalmente con "uomo di successo"...
(Frase di David Orr rielaborata da Anima Libera, ulteriormente abbondantemente rielaborata da me. I versi tra virgolette sono presi invece da La Ballata dell'invasione degli Extraterrestri, canzone di Alberto Camerini)
(il blog di Anima Libera: http://obiettivi.wordpress.com/2013/08/12/cercasi-disperatamente-portatori-sani-dentusiamo/
http://www.youtube.com/watch?v=Gg_Yhre3RAs
http://www.youtube.com/watch?v=sHQJvPpVXJQ
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-sganciando-/2
Com'è futile proiettare nozioni di essere e non essere sulla realtà continua, informe e inconcepibile !
Che miseria aggrapparsi a illusioni circa una sostanza irreale !
Ripara dunque nello spazio del piacere senza concetti e senza forme.
Scaccia dalla mente ogni dualità e contrapposizione di puro e impuro, bene e male, sé e altri, successo e fallimento, vita presente e dopo la morte, nascita e decesso... Giungerai a comprendere a fondo che tutto è creato dal proprio pensiero, il quale è insussistente.
A quel punto ci si ritroverà avvolti di beatitudine, vuoti e limpidi si raggiungerà quel nulla che non ha né passato né futuro né presente, il quale appare, ma si sottrae all'espressione verbale.
Questo stato naturale di quiete è sempre con noi, ma non può provenire da niente di tangibile: è simile ad un vento che arrivi improvviso da nessuna parte.
Non ha materia né colore, non è oggetto né soggetto, non si lascia afferrare essendo una vacua limpidezza che non si ghermisce con alcun senso, ma si intuisce. Non c'è niente da afferrare né fuori né dentro di noi e non si deve desiderare niente, ci si trova in questo stato spontaneo in un lampo che sarà ineffabile a parole. Tutto è vacuità e consapevolezza. Basta coglierle senza agire, senza ricorrere a formalismi e contorsionismi verbali.
- G. Chowong
P.s.: grazie ad Anima Libera per la segnalazione.
Che miseria aggrapparsi a illusioni circa una sostanza irreale !
Ripara dunque nello spazio del piacere senza concetti e senza forme.
Scaccia dalla mente ogni dualità e contrapposizione di puro e impuro, bene e male, sé e altri, successo e fallimento, vita presente e dopo la morte, nascita e decesso... Giungerai a comprendere a fondo che tutto è creato dal proprio pensiero, il quale è insussistente.
A quel punto ci si ritroverà avvolti di beatitudine, vuoti e limpidi si raggiungerà quel nulla che non ha né passato né futuro né presente, il quale appare, ma si sottrae all'espressione verbale.
Questo stato naturale di quiete è sempre con noi, ma non può provenire da niente di tangibile: è simile ad un vento che arrivi improvviso da nessuna parte.
Non ha materia né colore, non è oggetto né soggetto, non si lascia afferrare essendo una vacua limpidezza che non si ghermisce con alcun senso, ma si intuisce. Non c'è niente da afferrare né fuori né dentro di noi e non si deve desiderare niente, ci si trova in questo stato spontaneo in un lampo che sarà ineffabile a parole. Tutto è vacuità e consapevolezza. Basta coglierle senza agire, senza ricorrere a formalismi e contorsionismi verbali.
- G. Chowong
P.s.: grazie ad Anima Libera per la segnalazione.
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domenica 11 agosto 2013
-sganciando-
Stare attaccati a Facebook o ad un telefonino è solo la versione più evidente, letterale dello "stare attaccati alla Macchina".
Ma si può essere "connessi alla Macchina" in molte maniere diverse.
Guardando il telegiornale (o leggendo un giornale) e accalorandoci nel nostro scandalizzarci o fare il tifo, in base a luoghi comuni pre-pensati da qualcun altro.
Leggendo un libro e appassionandoci alle idee lì sostenute con un'adesione acritica (anche qui, entriamo in un "meccanismo", e una volta che questo è "acceso", funzioniamo in maniera automatica).
Fissandoci su idee sclerotizzate, oppure su dubbi-brusio-di-folla della mente.
Scattando in reazioni irriflesse.
Pensando di poter "acquisire" definitivamente certezze, risultati, identità-definizione, accumulare e confermare in maniera definitiva, rigida, possessiva, eterna soluzioni e risposte, bramare e stringere strette "proprietà" psichiche, cristallizzate, raggelate "verità" esistenziali.
Aderendo a un qualsiasi "-ismo", e perciò stesso delegando ad esso la libertà ed il rischio di pensare, sentire, scegliere, vivere liberamente, essere.
La Macchina è sempre esistita. Oggi c'è certo un'ipertrofizzazione e un'apoteosi paradossale, universale, totalizzante, assolutizzante della Macchina, ma il problema non sono tanto gli strumenti tecnici, quanto un processo interiore.
Disconnettersi dalla Macchina è staccare la spina alla continuità della realtà virtuale ottundente del Già-Tutto-Noto, strappare gli ormeggi e fluire sull'apertura-Oceano della vita, della realtà Ogni-Volta-Diversa, ogni volta sorprendente, priva di etichette e direzioni, senza risposte, senza soluzioni aprirsi all'esplorazione del reale, dell'essere, del Grande Ignoto-
Ma si può essere "connessi alla Macchina" in molte maniere diverse.
Guardando il telegiornale (o leggendo un giornale) e accalorandoci nel nostro scandalizzarci o fare il tifo, in base a luoghi comuni pre-pensati da qualcun altro.
Leggendo un libro e appassionandoci alle idee lì sostenute con un'adesione acritica (anche qui, entriamo in un "meccanismo", e una volta che questo è "acceso", funzioniamo in maniera automatica).
Fissandoci su idee sclerotizzate, oppure su dubbi-brusio-di-folla della mente.
Scattando in reazioni irriflesse.
Pensando di poter "acquisire" definitivamente certezze, risultati, identità-definizione, accumulare e confermare in maniera definitiva, rigida, possessiva, eterna soluzioni e risposte, bramare e stringere strette "proprietà" psichiche, cristallizzate, raggelate "verità" esistenziali.
Aderendo a un qualsiasi "-ismo", e perciò stesso delegando ad esso la libertà ed il rischio di pensare, sentire, scegliere, vivere liberamente, essere.
La Macchina è sempre esistita. Oggi c'è certo un'ipertrofizzazione e un'apoteosi paradossale, universale, totalizzante, assolutizzante della Macchina, ma il problema non sono tanto gli strumenti tecnici, quanto un processo interiore.
Disconnettersi dalla Macchina è staccare la spina alla continuità della realtà virtuale ottundente del Già-Tutto-Noto, strappare gli ormeggi e fluire sull'apertura-Oceano della vita, della realtà Ogni-Volta-Diversa, ogni volta sorprendente, priva di etichette e direzioni, senza risposte, senza soluzioni aprirsi all'esplorazione del reale, dell'essere, del Grande Ignoto-
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mercoledì 7 agosto 2013
EVOCAZIONE-
Oh, tu, vento sottile, selvaggio, magico, potente
di un temporale estivo!
Tu che sbaragli ogni strettoia della mente!
Tu che frantumi la mente
Di chi mente!
Tu che intatto
riporti il Mistero
nelle nostre giornate
assediate
dal tedio tiepido di stereotipi!
Tu che vomiti
ogni piccolezza umana!
Strappando i Veli!
Facendo riemergere il Volto
Terribile
Selvatico
Straniero
Ignoto
Immutabile
Immodificabile
Incontenibile
Inacquietabile
Indomabile
della Madre
Selvaggia
Saggia Dea Ancestrale
Saggia, dirompente ebbra Diana selvatica dionisiaca,
nuda, potente, notturna, estatica, vorticante, danzante, ridente cacciatrice!
Tempesta essenza telepatica
elettricità vortice danza
Strepitare essere scalpita
Madre Tellurica terrigna vorticante con canto
profondo
mormorando con voce
musicale furore latrato:
Origine!
Arké!
Potenza Primordiale!
ancestrale straripare atemporale magia Silenzio!
Inizio!
Fine!
essenza elementale Sogno!
Notte Stellata!
Caos Primordiale!
Mare-di-Essere!
Vieni!
Torna!
Canta!
Suona!
Scardina!
Scalpita!
Sgretola!
Vibra!
Soffia!
Strepita!
Erutta!
Avvolgici!
Sorridi!
Danza!
Abbracciaci!
PROTEGGICI!
domenica 4 agosto 2013
?
Copiare da uno è plagio, copiare da tanti è ricerca. (A. Wharol)
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stile
.
Dove c'è conoscenza, non vi sono libertà ed amore; dove ci sono libertà ed amore, non vi è conoscenza. (J. Krishnamurti)
Simulacri e realtà.
Più aumenta la registrazione della vita, e più la vita stessa scompare. (Diogene senza l'anima?)
-
Affermare.
Cioè, contraddirsi, creare paradossi, assurdità. Contraddirsi: cioè,
creare spazio vuoto. Creare spazio vuoto: e cioè, pregare, invocare,
chiamare qualcosa di insperato, invisibile, sconosciuto, inconcepibile,
inesistente. Altro, alieno, straniero, inimmaginabile, puro,
completamente inedito, incondizionato, immacolatamente selvatico,
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non-enunciabile, non-affermabile, non-definibile, non-determinabile,
vuoto, oscuro, paradossale, miracoloso. De-creare il noto per attirare
il Portento. (Diogene senza l'anima?)
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RUMORE NERO NULLA
Fiumi di vento
oceani di spazio
cascate d'aria
torrenti di tremito
spostamenti colossali di interi abissi di vertigine
geometrie frantumate
continenti sommersi nel cielo nero gelido
teschi giganti
cattedrali di freddo
montagne dalla maschera di morte
corvi intrepidi nella tempesta
vento nelle foreste
richiami lontani di strani esseri
draghi folli
ninfe precipitanti in vortici di danza convulsi
estasi sonore
tetro
rumore
del nulla.
(mare nella conchiglia
ascoltato da un
gigantesco
Dio-bambino cieco,
immenso
come l'Universo)
(Diogene senza l'anima?)
sabato 3 agosto 2013
Ispirazione, espirazione e trivellazioni da un video di Alessandro Bergonzoni-
Verso l'oltre - verso l'invisibile, verso l'ignoto - verso l'Altro. - E ritorno, oltre l'Oltre. Qui.
Circolo, diventare. Essere ciò che non abbiamo ancora sognato di desiderare, ma che qui, ora, nell'Altrove, negli altrove che già siamo già da sempre saremmo. Se.
Forse, siamo molto di più di tutto ciò che ancora non sappiamo di essere. Andando oltre questo: la banalità, l'attimo. Essere. Agire. Scompaginare. Colpire il segno. Segnarsi. Di-Segnarsi. De-designarsi. Smetterla di cincischiare e segnare, GOAAAAAAAL!!!!!!!!!!!!!!!!
- FARE SEGNO, IN CIò CHE SIAMO VERAMENTE, in ciò che siamo autenticamente, nell'essere tutto, in ciò che non siamo, in tutti gli Altrove che abitiamo, in tutta la nostra vastità.
Partire verso l'impossibile: il cogliere l'attimo fuggente, qui e ora, in tutte le sue infinite complicazioni e sfide, in ogni sua multipla possibilità.
"Succhiare il midollo della vita!", e anche della Morte.
"Sbaragliare tutto ciò che non è Vita!" - e vomitare ogni attesa, ogni rinvio, ogni condizione, ogni negazione dello strepito, del portento, dell'attimo, dello stupore magico, dell'essere, del Qui, della Ferita Aperta/Felicità Scoperta di vivere veramente, totalmente, a viso aperto, controvento, contropianto, a muso duro, senza perdere la tenerezza, radicalmente, visceralmente, eviscerando, realizzando, agendo, sincronizzandoci, incarnandoci con tutto noi stessi, Qui, Altrove, creando, scoprendo con ricerche sonico-esistenzial-musiche, sintonizzandoci sulle frequenze di ogni Viaggio, di ogni Avventura, di ogni Dio e ogni Daimon voglia farci risuonare sottilmente, cupamente, gravemente, armonicamente, integralmente, abissalmente, dalle radici, dalla Terra, come profondi Gong taumaturgici, come un forte vento fresco purificatore recante l'eco di mondi lontani, universi sconosciuti: Noi Stessi.
"Lo sgretolarsi tremolante dei Gong."
(Diogene senza l'anima?)
Testo ispirato (dopo aver espirato) al seguente video di Alessandro Bergonzoni:
P.s.: consiglio caldamente di saltare a'ppiè 'ppari i primi 28 minuti del video, sono solo le lunghe, estenuanti presentazioni di rito del Festival di Filosofia e Teatro in cui è inserita la performance.
http://www.youtube.com/watch?v=gWPWi62ztl0
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