"La
condizione ideale è proprio il disordine estremo, ovvero una superficie coperta
o piena di abbondanti resti in decomposizione"
E. H. Faulkner, teorico dell’agricoltura e sperimentatore agricolo
Si fa così:
bisogna spargere gli elementi e le
idee sul terreno
seguendo il principio del massimo
disordine,
della casualità/Caos/Entropia
neutra, imparziale, indifferente:
così si scompigliano i semi della
vita
e i progetti occulti della
malattia e della morte
attivando nuovamente il Divenire
nella sua pura libertà equanime
sulla terra che recupera la sua
fertilità
disintegrando, disgregando le
forme stantie
rigide,
troppo umanamente codificate, prefabbricate,
inquadrate,
etichettate, costrette, deformate,
ingabbiate
per scardinare l’asse atrofizzato
dell’anima
recuperare perciò la Centralità – del – Grande - Sé
(vasto –
oceano – senza
– centro)
riaccordare il respiro e il canto
col Grande Spirito
e, tra le foglie e i rametti
marcescenti,
tra il profumo di sottobosco, i
lombrichi e infinite
follie architetture miniate
istoriate intarsiate frattaliche esatte
di geometrie incomprensibili
che solo la natura Caotica, la
Vita libera sa far accadere magicamente
- tra tutto questo vorticare
brulicante frastornante
infrascato odoroso assordante
armoniosissimo
-
ecco che cresce ancora una volta un piccolo fiore casuale,
- il fiore dell’Anima del Mondo,
- caotico, perfetto, esatto e imprevedibile,
- mormorando tra l’humus e le
miriadi di piante selvatiche
- nuove idee, nuove parole,
nuove
melodie, nuove visioni,
nuovi
suggerimenti per nuove azioni da compiere,
nuovi versi, nuove immagini,
nuove domande, nuovi misteri,
nuovi miti, nuovi dei
-
a cui dare vita coi nostri sogni,
- con la vita che vivremo,
- con le azioni che agiremo,
- col Giardino Selvatico rinnovato della nostra
anima
- sovranamente libero e
solarmente aperto
- perfettamente vuoto di
impedimenti
e pieno di fiera vita rigogliosa e fertile
- aperta
all’inquietudine ieratica del divenire,
- eternamente
irresolubile enigma –
- e il nostro dar
forma alle cose non sarà arbitrario –
-
tracciando
i segni
indicati
dalle orme
di una Regalità
invisibile.